Il 18 ottobre scorso, Patrizia Cinti e Myriam Ines Giangiacomo hanno realizzato un evento per i soci di AIF Lazio, dedicato all’uso del Business Model Canvas (ideato da Alexander Osterwalder) nella progettazione condivisa e partecipata di un evento formativo.
La progettazione di un evento formativo è una attività allo stesso tempo creativa e consolidata. Viene realizzata sempre più in gruppo, soprattutto nel caso di un evento complesso, ma non sempre le persone hanno tempi e spazi condivisibili. E quando li hanno, la creatività potrebbe comunque rischiare di essere ridotta dalla tentazione di riusare, in modo meccanico, quanto è stato già fatto per contesti simili.
Durante l’evento, l’uso del BMC è stato applicato alla progettazione di un ipotetico evento pubblico AIF. E i partecipanti (numerosi) hanno condiviso immediatamente con l’applicazione on line su www.canvanizer.com idee e opinioni seguendo e compilando i 9 elementi del BMC, adattati allo specifico progetto:
• Customer Segments o Segmenti di Destinatari diretti e indiretti
• Value Proposition, la motivazione e il valore dell’evento
• Channels, i canali attraverso i quali raggiungere i destinatari
• Customer Relationships, le relazioni che si devono instaurare con i destinatari
• Revenue Streams, i ricavi generati (sociali e associativi in primo luogo)
• Key Resources, le persone e le risorse chiave dell’associazione da impegnare
• Key Activities, le attività chiave da realizzare
• Key Partners, i partner chiave con i quali l’associazione potrebbe allearsi per realizzare al meglio l’evento
• Cost Structure, la struttura dei costi per le risorse, le attività e i partner chiave
L’evento si è svolto in un ottimo clima, garantito anche dalla piacevolezza del luogo, Spazi dell’Anima.
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