venerdì 17 novembre 2017

Commenti dopo il Convegno di Genova | Stefania Picchioni

Come professionista dell'apprendimento, la mia lettura contestuale e riflessiva va proprio ad alcuni degli apprendimenti scaturiti dal Convegno, in particolare dalla relazione “Humanities 4.0” di Maurizio Ferraris, Docente dell'Università di Torino.
Ferraris ha portato alla nostra attenzione i cambiamenti che stiamo vivendo e che stanno producendo mutamenti significativi nel modo di relazionarsi fra esseri umani e  nel modo di concepire il lavoro.

Commenti dopo il Convegno di Genova | Claudia Massa

Nella splendida cornice del Palazzo Lercari Parodi a Genova si è tenuto il XXIX Convegno AIF, che ha avuto il merito di fornire ai partecipanti stimolanti sollecitazioni provenienti da una pluralità ben assortita di ambiti dalla filosofia, alle tecnologie, alle organizzazioni e alla loro evoluzione.
Ovviamente si è parlato molto di apprendimento, di competenze necessarie, di cosa apprendere ma anche di metodologie e strumenti innovativi.

Tra gli interventi tutti interessanti, quello di Francesco Sacco (Docente SDA Bocconi School of Management) ha sortito da dirompente sferzata iniziale, con le sue analisi lucide e senza mezzi termini su quanto sta accadendo nel mondo della formazione e sui suoi trend.  


Commenti dopo il Convegno di Genova | Beatrice Lomaglio

Il convegno nazionale è stata l'occasione per confrontarsi sul futuro della formazione. Ciò che è emerso con chiarezza è che la velocità con cui evolve la tecnologia rende difficile riuscire a immaginare quale sarà e come sarà organizzato il lavoro del futuro. Ma come possiamo sapere come devono essere formati i giovani se non sappiamo quali sono le competenze che gli serviranno? 

La cosa migliore che possiamo fare è quella di formare le nuove generazioni all'autonomia, all'indipendenza di giudizio, alle relazioni sociali collaborative, cioè a quei valori e a quelle competenze che gli consentiranno di adattarsi a una realtà che ancora non è possibile prevedere. Grazie a internet e ad aziende come Google oggi una quantità enorme di informazioni sono facilmente accessibili alla maggior parte della popolazione. 

Il problema quindi non è più rendere accessibile la conoscenza, ma rendere conoscibile la conoscenza. Questo necessità di un'opera di mediazione di cui si deve far carico il formatore, nella sua veste di esperto di processi di apprendimento e di facilitatore.

Beatrice Lomaglio
Consigliere Nazionale AIF e Vice-Presidente AIF Lazio

Andiamo in scena! Teatro e Formazione | Roma, 30 novembre 2017


Report: Il Business Model Canvas per la progettazione partecipata di un evento formativo | AIF Lazio | Roma, 18 ottobre 2017

Il 18 ottobre scorso, Patrizia Cinti e Myriam Ines Giangiacomo hanno realizzato un evento per i soci di AIF Lazio, dedicato all’uso del Business Model Canvas (ideato da Alexander Osterwalder) nella progettazione condivisa e partecipata di un evento formativo.

La progettazione di un evento formativo è una attività allo stesso tempo creativa e consolidata. Viene realizzata sempre più in gruppo, soprattutto nel caso di un evento complesso, ma non sempre le persone hanno tempi e spazi condivisibili. E quando li hanno, la creatività potrebbe comunque rischiare di essere ridotta dalla tentazione di riusare, in modo meccanico, quanto è stato già fatto per contesti simili.