Il convegno nazionale è stata l'occasione per confrontarsi sul futuro della formazione. Ciò che è emerso con chiarezza è che la velocità con cui evolve la tecnologia rende difficile riuscire a immaginare quale sarà e come sarà organizzato il lavoro del futuro. Ma come possiamo sapere come devono essere formati i giovani se non sappiamo quali sono le competenze che gli serviranno?
La cosa migliore che possiamo fare è quella di formare le nuove generazioni all'autonomia, all'indipendenza di giudizio, alle relazioni sociali collaborative, cioè a quei valori e a quelle competenze che gli consentiranno di adattarsi a una realtà che ancora non è possibile prevedere. Grazie a internet e ad aziende come Google oggi una quantità enorme di informazioni sono facilmente accessibili alla maggior parte della popolazione.
Il problema quindi non è più rendere accessibile la conoscenza, ma rendere conoscibile la conoscenza. Questo necessità di un'opera di mediazione di cui si deve far carico il formatore, nella sua veste di esperto di processi di apprendimento e di facilitatore.
Beatrice Lomaglio
Consigliere Nazionale AIF e Vice-Presidente AIF Lazio
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