domenica 31 marzo 2019

Promuovere il cambiamento organizzativo attraverso la psicosintesi

Promuovere il cambiamento organizzativo attraverso la prospettiva della psicosintesi di Roberto Assagioi

Oggi l’obiettivo delle organizzazioni è rendere le persone capaci di leggere, comprendere e gestire i cambiamenti. Una sfida che richiede nuove identità, nuove competenze, nuovi saperi e nuove modalità di apprendimento. Come affrontare il senso di disorientamento che ne deriva? Claudia Massa e Daniela Pavoncello vedono una valida risposta negli approcci della psicosintesi di Roberto Assagioli e nella logoterapia di Viktor Frankl e dopo il workshop dedicato al cambiamento individuale, martedì 26 marzo hanno affrontato il tema del cambiamento organizzativo nel secondo appuntamento organizzato per AIF Lazio presso l’Ordine degli psicologi del Lazio.


La felicità è una scelta quotidiana. non la trovi in assenza di problemi, la trovi nonostante i problemi. 
Stephen Littleword

Psicosintesi e cambiamento organizzativo


La psicosintesi è un metodo che unisce diverse discipline per armonizzare i vari elementi psichici e unirli in una sintesi armonica. “L’obiettivo è risvegliare l’autocoscienza e l’esperienza della volontà conducendo l’individuo e i gruppi umani alla scoperta di più ampi significati esistenziali” spiega Claudia Massa.

Roberto Assagioli evidenzia come siamo dominati da tutto ciò con cui il nostro io si identifica. Mentre possiamo dominare, dirigere ed utilizzare ciò da cui ci disidentifichiamo. “L’errore comune che facciamo tutti è di identificarci con qualche contenuto della nostra coscienza, piuttosto che con la coscienza stessa - chiarisce Massa. Alcune persone si identificano con i loro pensieri, altre con i loro ruoli sociali. Ma questa identificazione con una parte della personalità distrugge la libertà che deriva dall’esperienza dell’io puro”.
Nelle parole di Assagioli attaccarsi disperatamente alla vecchia identità in declino non serve a niente: “la soluzione vera può essere solo una rinascita, cioè una identificazione nuova e più ampia”.

Claudia Massa, Associazione Italiana Formatori delegazione Lazio

Armonizzazione delle volontà

Il cambiamento organizzativo genera uno scontro di volontà, sottolinea Massa: “Il desiderio di realizzazione personale deve confrontarsi con la volontà di realizzazione dell’organizzazione che cambia continuamente. Questo genera frustrazione e competizione e può sfociare nel conflitto”.
Emerge quindi la necessità di armonizzare le volontà di tutti, sapendo che egoismo e egocentrismo ostacoleranno questo processo, mentre l’empatia è un potente fattore di armonizzazione.


Amore e volontà per il cambiamento organizzativo


E’ possibile superare lo scontro di volontà attraverso l’idea fondamentale di Assagioli di integrare l’amore e la volontà:

  • l’amore è magnetico, attrattivo e rivolto all’esterno. tende a legare e unire.
  • la volontà pur essendo dinamica tende per natura a essere affermativa, separativa e autoritaria, e a stabilire un rapporto di dipendenza.

Si tratta quindi di due modalità di agire opposte tra le quali va cercata una sintesi.

Amare viene considerato un gesto spontaneo, mentre amare bene richiede lo stesso impegno, disciplina, intenzione, pazienza, e quindi tempo, che per praticare qualunque altra arte. Per comprendere l’altro dobbiamo riconoscere che è come è e ha il diritto di esserlo, poiché è la somma di una moltitudine di elementi individuali e collettivi radicati nel passato e nel presente e di condizionamenti fuori il proprio controllo. E dunque:

  • non criticare
  • non giudicare
  • non condannare

Al tempo stesso dobbiamo riconoscere che ogni individuo o organizzazione ha un impatto sugli altri, un’influenza che può essere positiva o negativa.
“Occorre quindi sviluppare l’intenzionalità come caratteristica della volontà buona che vuole scegliere e fa il bene” evidenzia Massa.

“La nostra vita ha senso e sapore d’eternità solo quando riusciamo a stabilire un legame vero, essenziale, tra noi e l’universo vivo che ci circonda, tra me e un altro uomo, me e un popolo, o una razza, tra me e gli animali, i fiori la terra, un’infinità di legami puri, piccoli e grandi come le stelle”. D. H. Lawrence.

Collegare amore e volontà in ambito organizzativo: esercizi


I nostri giudizi sono condizionati in modo automatico da esperienze precedenti. Tendiamo a leggere situazioni nuove con schemi vecchi. Tra la percezione e la formazione di un giudizio può crearsi la sintesi tra volontà e amore che dà spazio al cambiamento.

Esercizio 1

Ricorda una riunione che hai fatto con uno o più colleghi, o con un cliente, che non è andata come desideravi, ma che ripensandoci avresti potuto gestire meglio. Ripensa a ogni singola scena, e con l’obiettivo di trasformare l’esito, introduci una considerazione, una frase, un gesto che sia la sintesi dell’espressione della volontà e dell’amore.

Esercizio 2

Prova a guardare la realtà in cui lavori con un occhio diverso. Pensa alla tua organizzazione ed indica:
in che modo queste due qualità potrebbero maggiormente esprimersi in maniera armonica
quali vantaggi questa sintesi porterebbe alla stessa organizzazione alle persone e ai propri clienti?
quali potrebbero essere i passi decisivi perché si crei una cultura dell’azione che tenga conto di entrambe le prospettive e le modalità di agire?
in che modo si possono attenuare le resistenze e le diffidenze rispetto all’utilizzo della volontà e dell’amore nelle organizzazioni?

Per approfondire

Guarda lo streaming dell'evento sulla pagina Facebook dell'Ordine degli psicologi del Lazio


I prossimi appuntamenti

Il prossimo appuntamento con i corsi dell'Associazione Italiana Formatori delegazione Lazio è il 16 aprile 2019 con il workshop di Stefano Cera e Silvia Giudici dedicato al libro Il viaggio dell'Eroe.
Per il calendario completo consulta la pagina di AIF Lazio.

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