mercoledì 14 marzo 2018

L'AIF di domani

di Claudia Massa

A fine febbraio con il Consiglio Direttivo Nazionale AIF quasi al completo ci siamo riuniti con l’intento di fare una riflessione strutturata  su chi siamo ma soprattutto su cosa vogliamo diventare come associazione. 

Con l’aiuto del Business Model Canvas ho guidato, con non poco impegno, gli attivi e propositivi colleghi consiglieri in un’analisi che ha fatto emergere in primis gli asset che in quaranta anni di attività hanno reso AIF un’istituzione riconosciuta ed apprezzata dai nostri interlocutori di riferimento. 

Un patrimonio costituito dai soci, dalle relazioni che al suo interno si sono create, dagli apprendimenti e soprattutto dal know how maturato, su cui possiamo poggiare la futura crescita di AIF e di tutti coloro che ne fanno orgogliosamente parte.


Lo scenario di riferimento di AIF negli anni è cambiato significativamente, spingendo in maniera sempre più pressante il formatore ad innovare  paradigmi,  metodologie e strumenti, e dunque su cosa oggi ci dobbiamo confrontare? Quali sono oggi i nostri interlocutori? Quale storia è importante ancora raccontare?
Per rispondere a queste domande ci siamo focalizzati su cinque parole chiave legate una all’altra:
  • Identità di AIF attuale e futura;
  • Autorevolezza istituzionale;
  • Sostenibilità dell’Associazione;
  • Innovazione;
  • Cultura e pratica diffusa dell’apprendimento.

Il tema dell’Identità ha messo in luce quanto potenziale AIF ha di coinvolgere persone che a diverso titolo si occupano di apprendimento, ci sono infatti 70.000 follower che sui social ci seguono costantemente ma che ancora non si sono iscritti. La nostra storia è stata per lo più narrata da formatori “puri” provenienti o collegati al mondo aziendale. Oggi la richiesta di un supporto metodologico ci viene da più parti come ad esempio avvocati, mediatori, commercialisti che svolgono attività di docenza e che sentono l’esigenza di porsi in maniera più efficace nei confronti del loro pubblico, o da ambiti quali la scuola e l’università che ancora troppo timidamente sentono l’esigenza di rimettere in discussione a loro volta identità, metodologie e pratiche di apprendimento. Questo punto ha portato il confronto su un aspetto importante  che è quello di diventare un’Associazione sempre più inclusiva in termini di diversità di percorsi e di background di chi ne fa parte, senza perdere la selettività riguardo il livello professionale degli iscritti. Tema di cui si sta già occupando il Gruppo di lavoro “AIF Soci”.

Abbiamo poi collegato il punto della sostenibilità a quello della proposta di valore, che è il punto nodale del Canvas. Alle proposte di qualità dei nostri workshop, convegni, pubblicazioni, che hanno finora caratterizzato il nocciolo duro dell’offerta AIF e anche rispetto ai potenziali soci che desideriamo coinvolgere, diverse sono state le proposte che riteniamo dover offrire per garantire la sostenibilità all’Associazione, per generare innovazione e diventare maggiormente autorevoli anche a livello istituzionale. In tal senso pongo in evidenza alcuni punti che abbiamo ritenuto importanti.

Puntare sempre più alla qualità e all’innovazione dei percorsi che proponiamo di cui l’Academy rappresenterà l’autorevole punto di riferimento.

Integrare i “prodotti” offerti con i servizi da mettere a disposizione dei soci in generale e alle aziende in particolare. Prima di questo occorre ripensare la relazione tra l’Associazione e i soci ma anche la relazione tra soci, importante per valorizzare e condividere il patrimonio di saperi ed esperienze di cui ancora non siamo pienamente consapevoli e che ci consentiranno di poter raggiungere gli obiettivi di crescita e di impatto che ci siamo posti. In tal senso, presi dall’entusiasmo e tanto per essere fattivi abbiamo costituito il gruppo di lavoro “AIF Network” che già ha iniziato ad identificare quali informazioni condividere tra soci e ad ipotizzare le finalità e le modalità di scambio. A breve presenteremo i risultati di questo lavoro che andranno integrati con le osservazioni e le considerazioni di tutto il Direttivo Nazionale e se possibile in maniera partecipativa con le considerazioni e i desiderata dei soci.

Infine, per promuovere la cultura e la pratica dell’apprendimento in tutto il territorio nazionale dobbiamo impegnarci maggiormente a definire partnership con enti ed istituzioni che insieme con AIF concentrino i loro sforzi per realizzare questi importanti obiettivi, pensiamo ad esempio a tutto il mondo della formazione finanziata e dei fondi interprofessionali, ma anche ad associazioni vicine a noi per finalità ed interessi.

Questo in estrema sintesi quanto proficuamente prodotto nella giornata di lavoro con i colleghi del Direttivo Nazionale AIF e con il Presidente Maurizio Milan, che in maniera discreta ha dato il suo sostegno ed il suo contributo quando necessario, lasciando al contempo la libertà del confronto tra di noi, della definizione degli obiettivi e delle priorità da portare avanti su cui tutti ci siamo presi l’impegno.


Ci attende un gran lavoro, una sfida che è anche molto stimolante se pensiamo a come AIF può ancora crescere e diventare con il coinvolgimento ed il contributo di tutti i soci.

1 commento:

  1. Come nuova socia (di AIF-Lazio ma in questo momento all'estero) sono molto stimolata dalla possibilità di confronto all'interno della nostra Associazione. Io, ad esempio, non ho un background di formatrice d'azienda ma ho sviluppato il mio intervento formativo a partire dalla facilitazione di gruppi e dall'approccio rogersiano all'ascolto attivo.

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