lunedì 20 maggio 2019

Essere leader dell'apprendimento: quali caratteristiche?

Il corso Leader dell'apprendimento di Beatrice Lomaglio, formatrice AIF


Prova a rispondere a queste domande:

  • Qual è la modalità di apprendimento che ti stimola di più?
  • Quale contesto riesce ad attivare maggiormente il tuo interesse?
  • E qual è secondo te la finalità ultima dell’apprendimento?

Fatto? Bene, sei pronto per percorrere un viaggio che ti porterà a scoprire le caratteristiche dei leader dell’apprendimento.


Noi lo abbiamo vissuto mercoledì 8 maggio a Roma insieme a Beatrice Lomaglio, formatrice e consigliere dell'Associazione Italiana Formatori. Partendo dal modello elaborato dal prof. Richard Elmore dell’università di Harvard, Lomaglio ci ha parlato di modalità di apprendimento, contesti e competenze. Il tutto partendo dai profondi cambiamenti in atto nel mondo della formazione: “Oggi il contenuto è ovunque, è sufficiente avere uno smartphone o un tablet per accedere a un’infinità di fonti. E anche gli insegnanti sono ovunque: nel web 2.0 ogni utente diventa produttore di contenuti e quindi insegnante. I social network sono le nuove classi”.

Essere formatore richiederà quindi sempre nuove abilità. Che variano in funzione dei contesti nei quali si svolge la formazione e delle modalità di apprendimento correlate.



Modalità di apprendimento: una matrice utile


Il modello del prof. Elmore individua quattro modalità di apprendimento in relazione ai contesti in cui si muovono formatore e discente, strutturati a partire dalle dimensioni gerarchico/diffuso e individuale/collettivo

Modalità di apprendimento gerarchica individuale

Questa modalità di apprendimento ha l’obiettivo di trasmettere un contenuto e di misurare e valutare l’apprendimento.

Nell’apprendimento gerarchico/individuale, spiega Beatrice Lomaglio, ciascuno ha un ruolo e responsabilità specifiche: “I leader forniscono i contenuti e predispongono gli strumenti di valutazione, oltre che una guida. I discenti sono responsabili del loro successo nell’apprendimento”. Gli standard e le valutazioni sono frutto di un consenso sociale su che cosa i discenti debbano sapere: “Chi ha successo nell’apprendimento merita il riconoscimento sociale e il successo economico”.

Un esempio di questa modalità di apprendimento è rappresentato dalle classi scolastiche.


Modalità di apprendimento gerarchica collettiva

L’obiettivo di questa modalità di apprendimento è trasmettere valori condivisi dalla comunità di riferimento, per diventare membri «di successo» della collettività.

La formazione si realizza attraverso il rispetto e la collaborazione reciproci: “I leader aiutano i discenti a lavorare bene insieme e creano un ambiente positivo per favorire l’apprendimento” chiarisce Lomaglio.

Il raggiungimento degli obiettivi della formazione si verifica quando i discenti sono preparati a partecipare produttivamente e collaborativamente alla loro comunità. Ma in questo caso è molto difficile misurare il grado di successo del processo di apprendimento.

Un esempio di questa modalità di apprendimento è rappresentato dai seminari socratici.



Modalità di apprendimento diffusa individuale

In questa modalità di apprendimento sono i discenti che scelgono cosa imparare e si formano per il loro vantaggio. Quello che conta è il valore che danno a ciò che apprendono.
L'apprendimento si realizza attraverso il coinvolgimento e la selezione tra diverse fonti di conoscenza (formali e informali) in competizione tra loro.
Il successo è determinato esclusivamente dal singolo discente: “da quanto ritiene di aver raggiunto i propri obiettivi e da quanto si sente coinvolto e padrone del processo di apprendimento”.

Esempi di questa modalità di formazione sono i For dummies books e i massive online open courses, messi a disposizione da piattaforme come Coursera e Edx, che permettono di frequentare corsi delle migliori università del mondo, anche gratuitamente.


Modalità di apprendimento diffusa collettiva

Questa modalità di formazione prevede la creazione di un network fondato su interessi comuni, al fine di condividere valori, interessi, preferenze.
I membri del network hanno diversi livelli di expertise: “Assumendo alternativamente il ruolo di docenti e di discenti, i membri rafforzano il loro senso di comunità. L’apprendimento in questo contesto è collegato all’interazione sociale, oltre che a diverse fonti di conoscenza”.
Il successo della formazione è determinato dall’evoluzione della comunità.

Alcuni esempi sono offerti dalle comunità di pratica, da Wikipedia, dagli Edcamp, conferenze guidate dai partecipanti.

Una frase di Angela Lee Duckworth citata durante il workshop Leader dell'apprendimento

Quali competenze per essere leader dell’apprendimento?


Partendo dai diversi contesti di apprendimento e dalle relative modalità di condivisione del sapere il prof. Elmore individua le diverse competenze necessarie ai formatori per progettare percorsi efficaci.

Competenze per la formazione gerarchica/individuale:

  • gestire la relazione superiore-subordinato
  • definire gli standard e gli obiettivi di performance
  • valutare la performance
  • dare visibilità ai risultati


Competenze per la formazione gerarchica/collettiva:

  • incoraggiare e rinforzare specifici valori
  • creare un senso di comunità
  • creare commitment rispetto al mandato esterno


Competenze per la formazione diffusa/individuale:

  • focalizzazione sulle necessità e le preferenze del pubblico
  • pensiero creativo
  • imprenditorialità, gestione del rischio e dell’incertezza
  • gestione di team multidisciplinari


Competenze per la formazione diffusa/collettiva:

  • identificare e sostenere i valori condivisi dalla comunità
  • sviluppare norme sociali chiare, riconoscibili e coerenti
  • identificare e valorizzare le risorse interne al network
  • condividere gli obiettivi e le responsabilità

Un frase di Julio Velasco citata durante il corso


Ora tocca a te

Beatrice Lomaglio ha concluso il corso lanciando alcuni stimoli per riflessioni e progetti futuri:

  • Quale modalità caratterizzerà il futuro della formazione?
  • E io che tipo di leader dell’apprendimento sono?





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Il prossimo appuntamento con i workshop di AIF Lazio è lunedì 26 giugno con il workshop sul volume MINDSET. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo a cura di Emilia Filosa.

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